Vendere online, Gestione

Marco Pericci

Aprire un negozio online: come creare un negozio online nel 2022

L’universo degli shop online è decisamente in espansione. Sempre più persone scelgono di aprire un negozio online per realizzare il proprio business, scommettendo su idee innovative rese sempre più accessibili dal digitale e realizzando progetti che permettono di raggiungere clienti sia in Italia che all’estero.

Aprire un negozio online: come creare un negozio online nel 2022

illustrazione di Francesco Zorzi

Aprire un negozio on line, oggi, è un’avventura che può portare non solo grandi soddisfazioni, ma anche risultati molto importanti. Tuttavia, affinché questo progetto possa imboccare la strada giusta, è importante sapere quali sono i passi giusti da seguire.

Proprio per questo, oggi, abbiamo preparato una guida generale di tutti gli aspetti da tenere presenti per dare vita al proprio negozio virtuale: siete pronti a partire? Allora prendete in mano carta e penna e cominciate a segnare tutto ciò che state per leggere. 

Come aprire un negozio online

Se sei interessato ad avviare un negozio online, la prima domanda che potrebbe venirti in mente è la seguente: cosa serve? La risposta in realtà è molto semplice. Chiunque decida di aprire un’attività online, infatti, deve disporre unicamente di:

  • una location in cui poter lavorare: riguardo a ciò le scelte possono essere due. Si può lavorare da casa oppure da un piccolo ufficio in coworking, eliminando così anche i passaggi necessari alla scelta di una location fisica. 
  • strumenti tecnici: come il computer (fisso o portatile), la connessione internet, il telefono, la stampante e via dicendo.

Una volta sistemate tali questioni, la fase successiva riguarda decisioni relative al tipo di business che intendiamo avviare. Detto in altri termini, ciò significa elaborare un piano nel quale decidiamo cosa vogliamo vendere, la nicchia del mercato a quale vogliamo rivolgerci, quali scelte strategiche dobbiamo effettuare per gestire al meglio l’intera parte di logistica e tante altre questioni che vedremo lungo il corso dell’articolo. 

Come abbiamo già anticipato, dunque, quello che leggerete nelle prossime righe sarà una rassegna vera e propria dei passaggi e delle azioni da compiere per creare un negozio online da zero. 

Affinché il lettore possa dirsi soddisfatto al massimo di questa guida, ciò che faremo sarà approfondire gli argomenti uno a uno, dedicando loro il giusto spazio e assicurandoci di non lasciare nulla di non detto. 

Come aprire uno shop online: iter burocratico

Quando decidi di aprire uno shop online, la prima questione con la quale devi fare i conti è la burocrazia. Come è chiaro, essendo l’e-commerce un’attività alla pari di un negozio fisico, esso è sottoposto alle medesime regole.

L’unica differenza che intercede tra le due tipologie di imprese è che la seconda, a differenza del negozio fisico, si avvale dei mezzi elettronici per la vendita. Si può vendere qualunque tipologia di merce su un e-commerce, sia oggetti che servizi.

Ma qual è, nello specifico, l’iter da seguire per aprire un negozio virtuale? Esso si compone di 5 step fondamentali:

  1. Apertura della P.iva
  2. Comunicare l’apertura dell’attività all’Agenzia delle Entrate e all’INPS
  3. Presentare la SCIA allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune nel quale si registra l’attività
  4. Iscriversi alla Camera di Commercio
  5. Se oltre all’Italia si intende vendere a altri Paesi dell’UE, allora bisogna iscriversi alla Banca Dati VIES

Come aprire un negozio online senza partita Iva?

È possibile aprire un negozio on line senza possedere partita iva solo nel caso in cui l’attività venga svolta in maniera occasionale e non superi i 5000€ di ricavi annuali.

In caso contrario, questo documento è essenziale per poter svolgere l’attività di vendita online.

Quanto costa aprire un sito di vendita on line nel 2022?

Per comprendere i costi necessari per aprire un’attività online, devi anzitutto tenere conto che, delle pratiche burocratiche elencate sopra, i diritti di segreteria al comune, la SCIA, l’apertura della P.iva e l’iscrizione annuale alla camera del commercio sono tutti servizi a pagamento.

Oltre a questi, dovrai tenere in considerazione i costi di un e-commerce derivanti dall’assunzione di figure professionali come il notaio o il commercialista. Essi, infatti, ricoprono un ruolo fondamentale nel far sì che la tua impresa rispetti le normative vigenti. 

Una volta che hai tenuto conto di tutto ciò, la fase successiva concerne la presa in considerazione dei costi da affrontare per la realizzazione vera e propria del sito. Essi riguardano:

  • la registrazione del dominio e dell’hosting
  • l’acquisto di eventuali plug in o servizi aggiuntivi del tuo CMS
  • i fornitori a cui sceglierai di affidare la realizzazione del dito (ad esempio graphic designer, web designer, etc.)
  • l’attività di produzione di contenuti e di advertising

Infine, essendo il negozio su internet basato sulla spedizione delle merci tramite corriere, le ultime tipologie di spese del quale dovrai tenere conto sono quelle legate alla spedizione e, più in generale, alla logistica.

Creare negozio online: scegliere la piattaforma

Come accennavamo sopra, uno degli elementi che devi considerare nella spesa per aprire la tua attività commerciale online è la piattaforma. Tra le più utilizzate, vi sono le seguenti: 

  • WordPress: CMS scelto da ben il 30% dei siti al mondo, nasce in realtà per il blogging, ma mette a disposizioni plugin aggiuntivi (ad esempio WooCommerce) con i quali è possibile gestire una mole di ordini non troppo elevata. È una buona opzione sia per la facilità di utilizzo che per le funzioni a disposizione.
  • Shopify: CMS molto performante, nasce ad hoc per l’e-commerce e mette a disposizione un modello base a cui sarà molto probabilmente necessario aggiungere servizi aggiuntivi per costruire. 
  • Magento: anche questa piattaforma è molto efficiente, e nasce proprio per gli shop online. Per installarla e gestirla potrebbe essere necessario il supporto di un professionista, perché il suo utilizzo non è sempre intuitivo. 
  • Prestashop: la semplicità di utilizzo e la velocità di caricamento sono le caratteristiche principale di questo CMS, che mette a disposizione anche un’ottima assistenza clienti e una community pronta a fugare dubbi e a condividere suggerimenti e idee su opzioni e funzionalità. 
  • Opencart: pur non permettendo ampie possibilità di personalizzazione, Opencart è una piattaforma semplice e immediata, di facile utilizzo specialmente per chi è alle prime armi.

Aprire sito di vendita online: definire l’identità del brand

Una volta che hai risolto le questioni più ostiche, arriva la fase più creativa del progetto di creazione del tuo e-commerce: definire la tua brand identity. Questo lavoro comporta la scelta di un nome e di un logo, ma anche l’analisi del comportamento dei tuoi principali competitor.

Dietro un nome si cela un intero mondo. Prova a pensare ai messaggi che si celano dietro ai grandi brand. La scelta del nome, sebbene possa sembrare un passaggio banale, in realtà è uno di quei momenti in cui definisci realmente chi sei e che cosa vuoi rappresentare al tuo pubblico. Il tuo nome deve essere un simbolo, un’idea e una filosofia che i tuoi clienti devono condividere e, se riesci a svolgere un buon lavoro, anche amare!

Questo messaggio di cui ti fai portavoce, poi, deve essere rappresentato visivamente anche da un logo. Esso deve essere chiaro e impattante, deve avere le caratteristiche ideali affinché il pubblico sappia immediatamente riconoscere che sei tu.  

Ovviamente, tutto questo va affiancato a uno studio approfondito del comportamento adottato dai tuoi competitor. Analizza i loro punti forti e cerca di capire quali sono le lacune che più li penalizzano. Solo così potrai portare avanti una strategia di branding per e-commerce davvero vincente. 

Avviare attività online: cosa vendere

La tua identità si definisce anche in relazione alla tipologia di merce che decidi di vendere. Creare un negozio online che riesca ad avere successo, infatti, significa anche eseguire una scelta strategica delle tipologie di merci da mettere in commercio. 

Il nostro interesse non è indirizzarti verso un tipo di prodotto piuttosto che un altro. Il consiglio che vogliamo darti, invece, è quello di puntare su prodotti specifici e che riescano a coinvolgere l’interesse della particolare nicchia di persone su cui vuoi focalizzarti.

Per avere un’idea di quello che potresti mettere in commercio, prova a pensare ai tuoi interessi o a quelli dei tuoi amici. Consulta i social: piattaforme come Pinterest o Instagram possono essere una grande fonte d’ispirazione per capire quali oggetti possono interessare al tuo pubblico.

Da leggere: cosa vendere online nel 2022

Come aprire un sito di vendita online: la strategia di vendita

Definita la tua identità, arriva il momento di agire concretamente. Come muoversi per aprire uno shop online che riesca ad inserirsi bene sul mercato? Il primo punto su cui bisogna focalizzare la propria attenzione è l’analisi del comportamento dei competitor.  

Osserva attentamente ciò che fanno e come lo fanno. Prendi ispirazione da chi opera nel campo già da diverso tempo, cerca di individuare i suoi punti deboli e tenta di creare una strategia che sia in grado di offrire qualcosa di migliore. 

Ma esattamente, in che cosa bisogna eccellere rispetto ai propri rivali di mercato? Essendo l’e-commerce un canale di vendita online, i principali elementi su cui è necessario dare il massimo sono sicuramente la gestione del sito e delle vendite

Come creare un sito per la vendita on line?

Aprire un sito online di vendita non significa semplicemente decidere chi sei e cosa intendi vendere. Dietro questo progetto di business ci deve essere una gestione ottimale del brand e ciò può avvenire solo mediante l’implementazione di specifiche strategie di marketing. 

Dopo la scelta del CMS attraverso cui gestire il tuo negozio online, quindi, per arrivare a farti conoscere sul web da un numero elevato di persone e, di conseguenza, incrementare le vendite, bisogna innanzitutto mettere a punto una buona strategia di marketing. Analizza e studia tutti i canali di advertising offerti dal web e valuta quelli che meglio si adattano al tuo pubblico.

Inoltre, ricorda che le strategie atte a migliorare le performance della tua impresa non si limitano alla pubblicazione di annunci. Un buon lavoro di marketing, infatti, prevede anche che il tuo sito venga ottimizzato in ottica SEO. Solo così potrai sperare di ottenere un ottimo posizionamento nei risultati di ricerca di Google. 

Aprire uno store online: e-commerce proprietario o marketplace

Relativamente alla strategia di vendita, ci sono due diverse opzioni tra le quali puoi scegliere:

  1. un e-commerce proprietario: permette di distinguersi e posizionarsi in modo unico e originale, senza dover condividere lo spazio online con altre aziende. Allo stesso tempo, la gestione di un progetto indipendente è più complessa dal punto di vista organizzativo, perché dovrai pensare proprio a tutto: impostazione del CMS, gestione del flusso degli ordini, organizzazione delle spedizioni, cura del posizionamento, aggiornamento del sito, eccetera. C’è anche da dire che, in un caso come questo, per facilitare tutta la parte di logistica, puoi scegliere di operare al fianco di partner affidabili come isendu. Questa piattaforma, infatti, ti permette di automatizzare numerosi processi che costituiscono delle fasi veramente ostiche della gestione di un e-commerce. Tra queste, una delle più comuni è la scelta dei corrieri ai quali affidare la spedizione. Grazie a isendu puoi automatizzare la scelta assegnando una spedizione con particolari caratteristiche sempre allo stesso corriere. Ad esempio, se durante il mese hai sempre delle spedizioni verso una particolare città (es: Roma), puoi decidere di assegnare queste ultime al corriere che offre il miglior servizio qualità/prezzo verso tale destinazione. Se non ci credi, prova subito la nostra demo gratuita!
  1. posizionarsi su un marketplace – come ad esempio Amazon, eBay oppure Etsy – permette di snellire la struttura organizzativa e logistica di gestione di ordini e shipping, azzera la necessità di curare gli aspetti tecnici e consente di raggiungere un parco clienti più ampio rispetto all’e-commerce proprietario, per esempio aprendo possibilità di vendita all’estero. Vendere su un marketplace significa però essere un negozio in un mare magnum di negozi, e commercializzare quindi i tuoi prodotti tra una moltitudine di altri prodotti: sarà quindi più difficile spiccare e distinguersi.

In generale, la scelta tra e-commerce di proprietà oppure marketplace è da ponderare in base al progetto imprenditoriale e ai canali con cui si intende sviluppare il proprio business, compiendo attente valutazioni sul posizionamento che vuoi ottenere e sui luoghi online che presidiano i tuoi clienti.

Avviare un’attività online: consigli finali

Ora che hai compreso quali sono i principali step da affrontare per aprire un sito di vendita online, è giunto il momento di regalarti alcuni consigli finali. Il primo di essi riguarda la tipologia di merce che decidi di mettere in vendita.

Se davvero intendi spiccare, quello che non puoi assolutamente permetterti di fare è snobbare le mode del momento. Consulta i blog e le varie piattaforme di shopping e rimani sempre aggiornato sui prodotti che vanno di moda. Dimostrarsi attenti sui trend del momento è sempre visto di buon occhio dagli utenti. 

Un altro consiglio riguarda la fidelizzazione dei clienti. Se conquistare la loro fiducia non è semplice, saperla mantenere nel lungo periodo è una vera e propria sfida! Per facilitare il lavoro, l’unica soluzione è quella di mostrarsi sempre disponibili. 

Se un utente ha domande o richiede assistenza, mettete a disposizione un servizio di qualità. Questo può incentivare i clienti a lasciare buone recensioni e ciò non potrà che giovare la vostra reputazione e farvi guadagnare fiducia da sempre più persone!

Marco Pericci

Scritto da:

Marco Pericci

Head of Growth

Esploratore di utenti. Sogno un mondo in cui l’Automazione renda felice l’Uomo

Illustrazione di:

Francesco Zorzi

Illustratore, Visual Designer, Direttore Creativo

Illustratore, visual designer, direttore creativo con un background multidisciplinare in architettura e grafica, si divide fra Firenze e New York. I suoi lavori vengono pubblicati su giornali e riviste come The Wall Street Journal, The Boston Globe, AdAge, La Stampa tra gli altri. È creative director di isendu, di cui ha curato il progetto di redesign.

Francesco Zorzi