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Davide Giovanni La Francesca

E-commerce: quando si emette fattura e quando lo scontrino fiscale

Attraverso questo articolo scoprirai come certificare i ricavi del tuo store online, come comportarti in base alla tipologia di vendita del tuo e-commerce e, di conseguenza, capirai quando va emessa la fattura e quando lo scontrino.

E-commerce: quando si emette fattura e quando lo scontrino fiscale

illustrazione di Francesco Zorzi

Fattura e scontrino fiscale sono obbligatori per un e-commerce?

Scontrino fiscale e fattura sono due strumenti che permettono la certificazione della vendita di un bene o di un servizio, la differenza tra i due risiede nel fatto che il primo si emette nei confronti di soggetti privati consumatori ed evidenzia il solo importo incassato – pensa al classico acquisto effettuato in un negozio fisico – mentre la seconda si emette solitamente nei confronti di partite IVA, mostrando tutti i dettagli relativi all’operazione e al bene venduto.

La fattura è di base uno strumento obbligatorio per vendere. Lo scontrino, invece, in determinate situazioni è uno strumento a disposizione dell’imprenditore da sostituire alla fattura per velocizzare il processo di certificazione dei ricavi.

Che cosa sono le vendite a distanza?

Prima di procedere con la spiegazione è importante comprendere il significato di “vendite a distanza”. Le vendite a distanza sono le operazioni di vendita effettuate verso consumatori finali con spedizione a cura del fornitore o di qualcuno per suo conto.

E’ fondamentale affrontare questo passaggio perchè, quando si effettua una vendita a distanza, si ha la facoltà di certificare la vendita attraverso l’iscrizione nel ricavo nel “registro dei corrispettivi”, senza emettere fattura o trasmettere i ricavi all’Agenzia dell’Entrate.

Quando un e-commerce deve emettere fattura e quando invece basta lo scontrino

Di base un e-commerce deve emettere fattura per dare rilevanza fiscale ad ogni vendita, tuttavia ci sono delle situazioni in cui l’imprenditore può optare per l’iscrizione del ricavo nel registro dei corrispettivi.

L’obbligo di emissione di fattura vi è quando si effettua un’operazione B2B, ovvero quando si vende a partite IVA; oppure nel caso in cui consumatore finale richiedesse fattura.

Nel caso di vendita a distanza, quindi operazione B2C con spedizione effettuata dal venditore o spedizioniere per suo conto, è possibile optare per la registrazione del ricavo nel registro dei corrispettivi, senza trasmissione all’Agenzia dell’Entrate.

Come si compila correttamente il registro dei corrispettivi

Il registro dei corrispettivi può essere cartaceo oppure elettronico, come nel caso di un foglio Excel. Va compilato inserendo tutte le vendite giornaliere con la relativa aliquota IVA, successivamente i dati del registro dovranno essere inseriti nei libri contabili.

Come già anticipato, per l’e-commerce non è necessario trasmettere i corrispettivi all’Agenzia dell’Entrate, tuttavia per il 2022 si prevede l’introduzione di questo obbligo.

La normativa fiscale italiana sulla vendita di beni materiali

La vendita online di beni materiali costituisce operazione di e-commerce indiretto: quindi un’operazione di vendita che si concretizza online ma con la consegna di un bene fisico. Per quanto riguarda questo tipo di operazioni, come già detto, si potrà iscrivere le vendite nel registro dei corrispettivi se trattasi di vendite a distanza, in tutte le altre situazioni sarà necessaria l’emissione di fattura.

La normativa fiscale italiana sulla vendita di beni virtuali

La vendita di beni virtuali, quindi attività di e-commerce diretto, è caratterizzata da concretizzazione dell’affare e spedizione del prodotto online, da un punto di vista fiscale è una vera e propria attività di e-commerce, infatti viene utilizzato lo stesso codice ateco relativo alla vendita di prodotti fisici per identificare l’attività: 47.91.10 – Vendita di prodotti al dettaglio via internet.

E’ importante comprendere quali siano i “beni” che possono essere soggetti a commercio elettronico, infatti non tutte le cessioni possono essere considerate come operazioni di e-commerce, tra questi vi rientrano:

  • Fornitura di siti web e web-hosting, gestione a distanza di programmi e attrezzature
  • Fornitura di software e relativi aggiornamenti
  • Fornitura di immagini, testi e informazioni e messa a disposizione di dati
  • Fornitura di musica online
  • Fornitura di insegnamento a distanza.

Per il commercio di prodotti digitali si seguono le stesse regole al livello di fatturazione, qualora l’operazione fosse B2B o il consumatore finale richiedesse fattura, sarà necessario emetterla. Nel caso in cui la fattura non venga richiesta si potrà procedere con l’iscrizione della vendita nel registro dei corrispettivi.

Da leggere: come gestire i resi in modo efficace

Gli aspetti fiscali della vendita tramite i marketplace

La vendita di prodotti tramite marketplace (Amazon, eBay, eccetera) da un punto vista fiscale funziona allo stesso modo di un e-commerce tradizionale. Le differenze esistono da un punto di vista operativo, in quanto una piattaforma esterna permetterà al vostro prodotto di essere visto da una grande quantità di consumatori ma, allo stesso tempo, ci sarà una riduzione dei margini dato il costo relativo al marketplace.

Per quanto riguarda la certificazione delle vendite si potrà compilare il registro dei corrispettivi nel caso di vendite a distanza. Nella fattispecie dei marketplace la compilazione è più semplice, in quanto le piattaforme raccolgono dei report riassuntivi delle vendite mensili, utili quindi della compilazione del registro. 

In tutti gli altri casi, quindi vendite B2B o a consumatori che richiedono fattura, sarà necessaria l’emissione di quest’ultima. 

Scontrino o fattura? Le nostre conclusioni

Attraverso questo articolo, oltre ad aver compreso come gestire la fatturazione e la certificazione dei ricavi in base alla tipologia di vendita, hai ottenuto degli spunti per velocizzare queste due fasi. Di conseguenza, ti consiglio sfruttare l’utilizzo del registro per velocizzare il processo di certificazione e, quando necessario per la natura dell’operazione, emettere fattura. La velocità e la flessibilità sono delle caratteristiche fondamentali per la gestione di un e-commerce.

Davide Giovanni La Francesca

Scritto da:

Davide Giovanni La Francesca

Tributarista e Junior Accountant - latuacontabilita.it Mi occupo di consulenza fiscale e tenuta della contabilità per business digitali e e-commerce.

Illustrazione di:

Francesco Zorzi

Illustratore, Visual Designer, Direttore Creativo

Illustratore, visual designer, direttore creativo con un background multidisciplinare in architettura e grafica, si divide fra Firenze e New York. I suoi lavori vengono pubblicati su giornali e riviste come The Wall Street Journal, The Boston Globe, AdAge, La Stampa tra gli altri. È creative director di isendu, di cui ha curato il progetto di redesign.

Francesco Zorzi