Vendere online, Gestione

Beatrice Borghi /

Costi e-commerce: quali sono i reali prezzi

Sebbene oggi le attività di vendita offline siano ancora largamente diffuse, la presenza online sta diventando una prerogativa quasi per ogni settore. Se nel periodo pre-pandemia avere un negozio sul web era considerato solo un’alternativa, oggi possedere un e-commerce è fondamentale per qualunque commerciante che voglia allargare la propria clientela e raggiungere in poco tempo un largo numero di persone.

Costi e-commerce: quali sono i reali prezzi

illustrazione di Francesco Zorzi

Tuttavia, così come un negozio fisico presuppone una serie di costi fissi, anche l’apertura di un sito di vendite online deve essere visto come un investimento vero e proprio. I costi per e-commerce dipendono sostanzialmente dagli obiettivi di business che si intendono perseguire e da quanto si è disposti a investire per raggiungerli.

Questo significa che la realizzazione di siti e-commerce non comporta prezzi fissi, ma questi possono oscillare notevolmente dall’alto al basso a causa di un numero molto elevato di variabili che esamineremo nello specifico tra qualche istante. 

Quanto costa un sito e-commerce

Spesso, coloro che progettano di aprire un e-commerce sono convinti che le spese da affrontare riguardino solo lo sviluppo concreto del portale di vendita. In realtà, per poter stabilire i costi di un sito e-commerce bisogna tenere in considerazione tante altre varianti ed essere riguardano sia le fasi che precedono la creazione del negozio sia quelle successive.

Proviamo a riassumere i costi per vendere online all’interno di una tabella.

SERVIZIOCOSTO
Hosting e dominio– con SaaS: dai 20€ ai 150€ in su (in base al provider e al piano scelto)
– e-commerce tradizionale: dai 350€ ai 2000€ (in base al provider e al piano scelto)
CMSil prezzo varia in base al provider
Cookies e Privacy policyin media intorno i 20€ all’anno
Grafica e personalizzazionedipende dal tema scelto:
– commerciale (da 300€ a 500€ in su + licenza)
– di base personalizzato (da 2000€ in su + licenza)
– su misura (da 2000€ a 3000€ in su)
Logisticadipende dai prezzi dei corrieri
Attività di marketing in media dai 300€ in su al mese (dipende dai prezzi del professionista)

Cosa serve per aprire un e-commerce?

Come dicevamo nella parte introduttiva, se si è intenzionati ad aprire un negozio online, sono diversi aspetti da tenere in considerazione per determinare il prezzo del nostro e-commerce e, ognuno di essi, comporta una spesa che può essere più o meno esigua a seconda di quello che abbiamo in mente di fare.

Riassumendo quanto detto poco fa, per capire quanto costa un e-commerce bisogna considerare:

  1. l’hosting e il dominio
  2. Il CMS
  3. Cookies e Privacy policy
  4. Grafica e personalizzazione
  5. Logistica
  6. Attività di marketing e seo

Alcuni di questi aspetti devono essere decisi sin da subito, mentre altri (quelli legati al marketing) possono essere rivalutati nel tempo, anche in relazione a delle esigenze che possono sorgere nel lungo periodo. 

In ogni caso, nel momento in cui si decide di investire in un e-commerce è bene non sottovalutare nessuno di questi punti perché, seppur in maniera differente, tutti loro incideranno sulla spesa finale del nostro sito di vendita online. 

Vediamo ora nel dettaglio ogni singolo punto.

Costi legati all’hosting e al dominio

Nei prezzi di un e-commerce rientrano primi fra tutti quelli dell’hosting e del dominio, due elementi essenziali per poter aprire il proprio negozio in rete.

Con il termine hosting (dall’inglese ospitare) si intende la possibilità di poter allocare su un server (host) il proprio sito internet in modo tale che questo risulti visibile da chiunque navighi sul web. 

Tuttavia, così come prendere in affitto un negozio comporta delle spese mensili, anche “alloggiare” online non è gratuito. Il costo che ci si trova ad affrontare per godere di uno  spazio per il proprio sito oscilla da pochi euro a una decina di euro al mese e, in generale,  ciò che influisce sulla spesa complessiva sono il tipo di servizi inclusi nell’offerta e la quantità di spazio riservato. 

Le piattaforme che offrono questo servizio sono davvero numerose e tra le più utilizzate abbiamo FlameNetworks, Netson, Serverplan, Kinsta, Siteground ed Aruba. Ognuna di loro offre dei pacchetti di tariffe specifici e sta a te decidere il più conveniente per il progetto che hai in mente. Oltre a ciò, all’utente spetta anche un’altra decisione importante e cioè quella di scegliere tra:

  1. hosting condiviso: in questo caso le risorse del server (ad esempio lo spazio) vengono suddivise tra più siti web. Questa tipologia di hosting risulta più conveniente rispetto all’hosting dedicato ma, tuttavia, presenta numerosi svantaggi. Tra i più comuni:
  • se un sito che condivide con te lo stesso server rende quest’ultimo irraggiungibile, allora anche il tuo e-commerce potrà risultare non raggiungibile
  • prestazioni inferiori rispetto a un hosting dedicato
  • è probabile che si verifichi il cosiddetto fenomeno dell’overselling, ovvero troppi siti che condividono lo stesso server producono un rallentamento dello stesso 
  • l’indirizzo IP è condiviso e, di conseguenza, se dovessero insorgere dei problemi, tutti quelli che condividono tale IP ne pagherebbero le conseguenze
  1. hosting dedicato:qui il server è a disposizione di un unico sito web ed è collocato su una Server Farm gestita da providers che si occupano personalmente degli interventi hardware richiesti dagli utenti. Tale soluzione permette all’utente di installare sul proprio server tutti i servizi e i software che necessita per il suo sito e di godere di una macchina più sicura e maggiormente prestante rispetto a quella messa a disposizione da un hosting condiviso. Tali vantaggi tuttavia hanno un prezzo ed esso è sicuramente più elevato rispetto alla soluzione che abbiamo presentato nel punto precedente. 

Oltre all’hosting, le piattaforme che offrono questo servizio permettono di acquistare anche il dominio. Parafrasando con termini dell’edilizia, se l’hosting rappresenta il lotto in cui alloggerete, il dominio è invece il nome della via a cui sarete reperibili. 

Quando si parla di dominio di un sito web, infatti, si intende il nome a cui è associato il vostro indirizzo IP. Nel caso di www.isendu.it, il dominio è rappresentato dalla parola isendu.

Siti e-commerce: i prezzi delle piattaforme CMS

Il secondo step da affrontare per l’apertura di un e-commerce è la scelta del CMS a cui affidarsi. Con CMS (Content Management System) si intende la piattaforma web attraverso cui andremo a gestire i contenuti del nostro sito. Nel caso degli e-commerce, esistono tantissime tipologie di CMS a cui è possibile affidarsi e scegliere quello giusto può avere importanti conseguenze in termini di vendite e di performance.

Come districarsi, dunque, nel complicato (e competitivo) mondo dei CMS per e-commerce? Per cercare di darti un aiuto concreto, abbiamo deciso di fornirti un elenco di quattro famosi big del mercato:

  • WooCommerce
  • Prestashop
  • Shopify
  • Magento

Come vedremo tra poco, ogni piattaforma si addice maggiormente a un determinato tipo di progetto, ma in ogni caso, ciò su cui devi fondare la scelta del CMS sono pochi semplici criteri di base che possono essere riassunti in 4 punti:

  1. il budget a tua disposizione
  2. il genere di prodotti o servizi che intendi vendere
  3. la varietà e la vastità di merci che intendi tenere nel magazzino 
  4. l’esigenza, più o meno alta, di personalizzare il tuo sito con grafiche speciali e particolari plugin

Detto ciò, prima di chiederti quanto costa un e-commerce valuta bene quanta importanza intendi dare ad ogni singolo aspetto elencato qui sopra. Solo dopo aver compiuto tali considerazioni potrai avere un’idea più o meno chiara della spesa che andrai ad affrontare per il tuo nuovo negozio online. 

Quanto costa un e-commerce WooCommerce?

Una piattaforma CMS conosciuta a livello globale e che si basa su uno dei software open source maggiormente diffusi nel mondo (WordPress) è WooCommerce. In generale, il costo di un e-commerce WordPress è molto basso perché il servizio è totalmente gratuito così come anche i plugin. 

La realizzazione di un e-commerce con WooCommerce è consigliata soprattutto a coloro che intendono aprire un’attività di piccole-medie dimensioni perché il sistema, di per sé, è economico e fornisce l’adeguato supporto, ma tuttavia non consente grandi lavori di personalizzazione, se non scegliendo professionisti specializzati sul CMS. Per cui non è adatto a coloro che hanno necessità specifiche e un budget ridotto. 

Pertanto, se il budget per l’e-commerce a tua disposizione non è molto elevato e pensi di aver bisogno di un sito semplice e facilmente intuitivo, allora WooCommerce può essere una buona soluzione per la tua impresa. 

Costo e-commerce in Prestashop

Nella lista dei CMS gratuiti pensati appositamente per gli e-commerce rientra anche Prestashop. Questa piattaforma può essere descritta attraverso 3 semplici parole: semplice, rapido e gestibile. 

Rispetto a Woocommerce, all’interno di Prestashop sono presenti tantissimi temi con cui personalizzare il proprio shop e più di 5.000 moduli per adattare le funzionalità dello strumento (alcuni gratis e altri a pagamento). 

In generale, il costo di un sito e-commerce con Prestashop è limitato pertanto anche questa piattaforma è adatta a quelle imprese di piccole o medie dimensioni che non possono permettersi di spendere grandi somme per avviare il proprio business online.

Leggi anche https://isendu.it/blog/prestashop-aprire-negozio-online/

Quanto costa un e-commerce Shopify?

Se invece sei alla ricerca di un servizio dalle alte prestazioni e pronto a soddisfare ogni tua minima esigenza, allora la soluzione migliore sono i CMS a pagamento. Tra questi, un software per la realizzazione di siti e-commerce che offre prezzi ragionevoli è sicuramente Shopify

Il costo di un e-commerce con Shopify può variare notevolmente in base al piano tariffario che si decide di acquistare e, ovviamente, il prezzo sarà in linea con le funzioni annesse a ogni determinato pacchetto per cui, più funzioni saranno disponibili, più il prezzo sarà elevato.

A livello di usabilità, questa piattaforma è davvero semplice e intuitiva e adatta, quindi, anche a coloro che si vogliono lanciare nella vendita online senza alcun tipo di competenza tecnica. Per quanto riguarda le personalizzazioni, gli elementi che possono essere rivisti sono unicamente le immagini, i loghi, il testo e i video. Per quanto riguarda il codice, invece, questo è chiuso e non può essere modificato come su altri CMS.

Costo e-commerce con Magento

Eccoci arrivati all’ultimo big dei CMS per siti e-commerce: Magento. Questa piattaforma è probabilmente la più completa fra tutte quelle che abbiamo presentato poco sopra ma, proprio perché così complessa e altamente personalizzabile, servono sviluppatori molto abili e competenti per riuscire a sfruttare tutte le sue proprietà.

Per questo motivo, con Magento il prezzo dell’ e-commerce può raggiungere livelli molto elevati e, se non si ha a disposizione il budget necessario, è meglio lasciar perdere e optare per soluzioni più economiche. 

Quanto costa un sito come Amazon

Ora che abbiamo visto quanto costa fare un sito e-commerce avvalendosi delle più famose piattaforme CMS presenti oggi sul mercato, è giusto concludere questa parte prendendo in esame anche le cosiddette piattaforme custom. 

Con custom si intende un sito web creato totalmente da zero. Mentre con il CMS si hanno a disposizione dei software già pronti all’uso, con un sito web custom l’utente può realizzare il proprio e-commerce in maniera totalmente personalizzata donando a quest’ultimo un aspetto singolare e funzionalità uniche.

Questa tipologia di sito, tuttavia, richiede sicuramente maggiori tempistiche per la realizzazione e presuppone anche una conoscenza solida dei linguaggi di programmazione. Rispetto ai classici CMS preimpostati, una piattaforma custom ha sicuramente costi maggiori perché il lavoro richiesto è molto più elevato e, spesso, è necessario affidarsi a dei professionisti per realizzare un bel progetto. 

Tuttavia, se il tuo obiettivo è quello di creare una piattaforma che risponda a esigenze altamente specifiche a cui nessun CMS può rispondere, allora una piattaforma custom è la soluzione ideale.

Da leggere: come vendere su Amazon

Prezzi e-commerce per grafica e personalizzazione

Una volta scelta la piattaforma attraverso cui gestire il tuo sito, è arrivato il momento di stabilire che aspetto dovrà avere l’e-commerce dal punto di vista grafico e scegliere, dunque, il template.

Sul web sono disponibili tantissimi temi per siti e-commerce prestrutturati e che prevedono un buon livello di personalizzazione. Con l’aiuto e i consigli di un grafico potrai personalizzare questi temi e ottenere un sito dall’aspetto professionale e davvero ben fatto.

Tuttavia, se per il tuo e-commerce i costi non rappresentano un problema, la soluzione migliore è quella di far realizzare un template su misura ad un professionista. In questo modo il tuo sito avrà l’aspetto che desideri in ogni sua parte e, attraverso di esso, potrai facilmente esprimere la personalità del tuo brand e del tuo servizio in un modo che nessun template predefinito saprebbe fare. 

Costi e-commerce per burocrazia e GPDR

Come per altre tipologie di attività, anche quando si decide di avviare un e-commerce bisogna affrontare una serie di questioni burocratiche e alcune di esse devono essere tenute in considerazione per quanto riguarda i costi per vendere online, mentre altre non richiedono alcun tipo di spesa. 

Nello specifico, per aprire un’ e-commerce occorre:

  1. Costituire una società davanti al notaio: aprire una nuova società può comportare una spesa di oltre un migliaio di euro. Tuttavia, questo non vale se si opta per la costituzione di una società a responsabilità limitata semplificata (senza oneri notarili).
  2. Iscrivere la propria azienda presso la camera di commercio: questa operazione avviene generalmente tramite ComUnica.
  3. Presentare la SCIA (segnalazione di inizio attività) allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) nel quale si intende avviare l’attività.
  4. Infine, occorre indicare all’Agenzia Delle Entrate l’indirizzo del proprio sito Web, i dati identificativi dell’Internet Service Provider, l’indirizzo di posta elettronica, il numero di telefono e il fax. 

Oltre a questa serie di adempimenti burocratici, c’è un ulteriore aspetto da tenere a mente quando si decide di avviare un’attività online: il General Data Protection Regulation (GDPR), ovvero il Regolamento Generale Sulla Protezione Dei Dati. 

Questo regolamento prevede che chiunque decida di avviare un e-commerce deve farlo contestualmente alla progettazione del trattamento dei dati (privacy by design). Inoltre, il Titolare del Trattamento dei dati deve trattare questi ultimi nella misura adeguata, in relazione a quelle che sono le finalità previste e solo per un periodo di tempo necessario (privacy by default). 

Ma come deve essere nella pratica un e-commerce per rispettare il GDPR? 

  • Deve essere presente una Privacy Policy: si tratta di un’informativa (redatta ai sensi dell’articolo 13 del GDPR) che fornisce tutte le indicazioni necessarie affinché l’utente possa decidere in totale autonomia se dare o meno il proprio consenso per il trattamento dei dati
  • Deve essere presente una Cookies Policy: per informare l’utente sui cookies, il sito web deve mostrare uno specifico banner in cui testa la loro presenza e l’utente può decidere o meno se accettarli. 

Quanto costa la gestione della logistica dell’e-commerce

Tra gli aspetti che determinano quanto costa un sito e-commerce, rientra anche tutto ciò che è al di fuori del sito stesso e che, riassunto in una sola parola, corrisponde alla logistica.

La gestione dell’apparato logistico è un aspetto cruciale per qualunque attività che venda online e la sfida che accomuna tutti gli e-commerce del web è quello di fornire all’utente un sistema di distribuzione che risulti il più rapido ed efficiente possibile. 

In generale, gli aspetti cruciali di cui bisogna tener conto per quanto concerne l’aspetto logistico sono:

  1. la gestione del magazzino: questo aspetto è fondamentale per poter eseguire un lavoro efficiente e veloce. Per una gestione ottimale del magazzino occorre realizzare una mappatura ben precisa di quest’ultimo, tenere monitorate le scorte di merci, realizzare un’analisi del modello di allocazione degli articoli e, infine, eseguire periodicamente dei controlli di quantità e qualità delle merci. 
  1. la ricezione delle merci: il primo passo da compiere è quello di programmare il ricevimento delle merci in relazione ai restanti processi della supply chain. Dopodiché, è necessario eseguire un controllo e un confronto tra le liste dei colli e gli ordini di acquisto per verificare che effettivamente le due cose combaciano. Successivamente bisogna verificare gli stati degli imballi, effettuare minuziose ispezioni e, infine, registrare le merci e proseguire con la loro etichettatura.
  1. il picking post checkout: una volta che il cliente ha effettuato l’ordine presso il vostro e-commerce, arriva il momento di verificare il luogo in cui il bene è allocato e procedere con il suo prelevamento dagli scaffali (picking). Per questo passaggio è fondamentale una buona organizzazione altrimenti si sprecherebbero tempo ed energie indispensabili per procedere in maniera fluida con i passaggi successivi.
  2. la preparazione del prodotto: in questa fase la merce viene catalogata, imballata con tutta la documentazione necessaria (fattura e bolla di accompagnamento) e in ultimo etichettata.
  1. la spedizione: una volta che l’ordine è stato preparato si può procedere con la programmazione della spedizione. Anche in questa fase è richiesta una grande organizzazione del lavoro perché bisogna prima di tutto saper gestire le consegne in relazione ai luoghi in cui i pacchi andranno spediti, capire quali merci andranno spedite durante lo stesso viaggio (per risparmiare tempo e ridurre i costi), assegnare i trasportisti, controllare i documenti relativi ai prodotti e quelli invece da consegnare ai trasportisti, verificare peso e numero dei colli, raggruppare più beni provenienti da diverse aree di picking e infine caricare i pacchi sui camion e procedere con la spedizione. 
  1. la gestione dei resi: può succedere che un utente non riceva l’articolo giusto e che voglia procedere con un reso. È sempre bene essere preparati a tale eventualità e quello che bisogna fare è registrare i resi e il motivo per cui vengono fatti, automatizzare la procedura, fornire analitiche dettagliate relative ai resi, ottimizzare l’elaborazione dei ritorni degli ordini in magazzino.
  1. il customer care: affinché il cliente rimanga soddisfatto del servizio e lasci una buona recensione, bisogna cercare di ottimizzare l’intero sistema di logistica. Solo così l’utente sarà felice di poter tornare ad acquistare presso il tuo e-commerce e consigliarlo anche ad amici e parenti. 

Prezzi e-commerce per marketing e SEO

Una volta conclusi gli aspetti tecnici e organizzato il servizio della logistica in maniera ottimale, il tuo sito e-commerce può finalmente essere operativo. A questo punto, però, sorge una domanda spontanea: come faccio ad essere trovato dai potenziali acquirenti?

Per raggiungere questo scopo è fondamentale ottimizzare il proprio sito e ciò è possibile solo attraverso la progettazione di una specifica attività di digital marketing. Attraverso tale operazione, infatti, puoi confrontarti con l’operato dei tuoi competitor ed elaborare una strategia volta a captare il maggior numero di utenti possibili e a raggiungere in modo semplice e veloce il tuo mercato di riferimento. 

Il raggiungimento di tali obiettivi, tuttavia, presuppone che il gestore della piattaforma di e-commerce abbia una buona conoscenza della seo per e-commerce. Quest’ultima è una disciplina molto tecnica e per ottenere risultati soddisfacenti e aumentare il numero di conversioni, è sempre bene affidarsi ad uno specialista del settore.

Per questo, per avviare il tuo progetto di e-commerce ti consigliamo di affidarti a chi ha le competenze ideali. I digital marketers sapranno proporti e-commerce con prezzi differenti in relazione alle tue esigenze e, grazie al loro aiuto, il tuo sito di vendita potrà godere di reali miglioramenti nel lungo periodo. 

E-commerce: quanto costa ingaggiare un’agenzia per realizzare un sito

Oltre ai costi per vendere online elencati sopra, per la realizzazione del tuo e-commerce dovrai tenere in considerazione anche il budget per l’agenzia che si occuperà della creazione del sito. Ovviamente, risparmiare soldi potresti realizzare il sito in totale autonomia. Tuttavia, rivolgersi a un team di esperti è la scelta migliore se ai tuoi clienti vuoi offrire un’esperienza lineare e di alto livello.

I prezzi richiesti per siti e-commerce non solo variano da agenzia ad agenzia, ma dipendono anche dai tuoi obiettivi di business e dal budget che vuoi impiegare per il tuo e-commerce.

Una volta chiariti tutti questi aspetti, l’agenzia sarà in grado di fornirti un preventivo chiaro e completo e tu potrai avere chiaro il totale dei costi da affrontare per portare alla luce il tuo progetto di business.

Quanto costa aprire un negozio online: conclusioni

Siamo giunti alla conclusione di questo articolo e, grazie alle indicazioni che ti abbiamo fornito, ora dovrebbe esserti chiaro quanto costa creare un sito e-commerce da zero. 

Per quanto concerne gli aspetti legati alla realizzazione del sito, il nostro consiglio è sempre quello di affidarsi a uno o più professionisti che abbiano competenze pratiche e che sappiano darti consigli utili su come agire in relazione al tuo obiettivo finale. Il mondo del web, infatti, è molto complesso e riuscire a districarsi in maniera fluida all’interno di esso è un’operazione che potrebbe risultare molto ostica per alcuni di noi. 

Per quanto riguarda invece l’apparato logistico, se sei un imprenditore alle prime armi, la soluzione ideale sarebbe quella di avviare il tuo business con l’affiancamento di un team di esperti che possa automatizzare determinate questioni. 

Noi di isendu, per esempio, possiamo facilitare l’intero processo di vendita automatizzando questioni relative all’etichettatura, alla spedizione e al tracciamento, così che la tua unica preoccupazione sarà quella di pensare a monitorare gli ordini in arrivo e mantenere il tuo marketplace in costante aggiornamento.

Se cerchi una soluzione rapida ed economica per velocizzare la crescita del tuo business online, affidati a chi ha scelto di guidare i giovani imprenditori verso la strada del successo e scegli di facilitare il tuo lavoro con l’aiuto di isendu!

Beatrice Borghi

Scritto da:

Beatrice Borghi

Seo Copywriter Freelance

Meticolosità e un pizzico di creatività: il mix perfetto per descrivere chi sono e il lavoro che svolgo ogni giorno come seo copywriter.

Illustrazione di:

Francesco Zorzi

Illustratore, Visual Designer, Direttore Creativo

Illustratore, visual designer, direttore creativo con un background multidisciplinare in architettura e grafica, si divide fra Firenze e New York. I suoi lavori vengono pubblicati su giornali e riviste come The Wall Street Journal, The Boston Globe, AdAge, La Stampa tra gli altri. È creative director di isendu, di cui ha curato il progetto di redesign.

Francesco Zorzi